B&B Guardea

Elenco di bed and breakfast del comune di Guardea

Zone di Guardea

Elenco dei b&b di Guardea

Trovato un b&b nella città di Guardea .

Bed and breakfast

Il Casale dell'Abate

Guardea (TR) - Zona: Le Case
Località le Case 18 - Cocciano
0744088024 - 3272513151
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Il Casale dell'Abate, è un particolarissimo B&B immerso nel verde, nell'antica vallata romanica di Cocciano frazione di Guardea (TR). La sua struttura risale al 1500.

E' situato in aperta campagna, nella citata Valle di Cocciano. Ai piedi del monte Croce di Serra a nord. Il suo ingresso principale è prospiciente all'incrocio scosceso di due colline a sud, pertanto la struttura è preservata dalla montagna, ma anche posizionata verso l' orizzonte e i colori della piana sottostante ove impera l'Oasi d'Alviano. Il Casale custodisce testimonianze antiche e secolari fatte di piccoli, ma inequivocabili dettagli. Ristrutturato dai sigg.Abate nel 1994, mantiene un garbo originale e antico, senza alterazioni, poiché l'opera, affidata agli esperti artigiani del posto, vanta l'impiego degli stessi materiali di risulta.

Il territorio
Il comprensorio amerino si colloca tra il corso del Tevere a oriente e del Nera a occidente e occupa la parte centrale della provincia di Terni. Sotto il profilo ambientale, è caratterizzato da uno straordinario equilibrio tra uomo e natura: il paesaggio prevalentemente collinare è segnato da un alternarsi di boschi e di colture agricole. I rilievi sono coperti di macchia mediterranea, lecci, querce, farnie e castagneti.

Ovunque, discreta, la presenza dell'uomo e i segni della sua storia: piccoli paesini d'impronta medievale, i resti di antichi castelli e i casolari di campagna.

Notevoli le emergenze ambientali: innanzitutto il Parco Fluviale del Tevere con l'Oasi di Alviano, un area naturalistica protetta di grande interesse scientifico. Inoltre la catena dei monti Amerini e l'area del Rio Grande.

La foresta di Dunarobba, con i suoi tronchi fossili, è uno dei più importanti siti paleoambientali nel mondo. Oltre alla bellezza della natura, sono l'arte e la storia a dare al comprensorio amerino una fisionomia unica ai comuni di Amelia, Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro,Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Monte Castrilli e Penna in Teverina.

L'uomo primitivo ha lasciato le tracce della sua presenza nella Grotta Bella di Avigliano. Le popolazioni italiche e gli umbri in particolare hanno prodotto la loro più significativa testimonianza nelle mura di Amelia.

Storia
I romani hanno improntato di sé tutto il territorio: la colonizzazione avvenne attraverso la via Amerina, collegata alla via Flaminia, e le vie fluviali. L'Amerino con il territorio agricolo fu, in qualche modo, la dispensa di Roma: per questo lungo il Tevere sorsero importanti scali fluviali e ville rustiche. I reperti di maggior prestigio sono, però, la statua bronzea di Germanico e le cisterne romane di Amelia.

Infine il Medioevo: borghi pittoreschi, torri, rocche e castelli sono presenti ovunque. Con essi sono sorte splendide chiese, tra cui la Collegiata di Lugnano e il Duomo di Amelia.

Un territorio, dunque, da percorrere e apprezzare per le sue bellezze paesaggistiche per la sua storia, per i suoi monumenti, ma anche per i prodotti, la cucina, le tradizioni che sono parte integrante della sua cultura.

(Testo di Loretta Santini tratto da "Visitare l'Amerino...Umbria" a cura dl Servizio Turistico Territoriale dell'Amerino).

Guardea

Il Paese
Gli insediamenti più rilevanti, sono visibili e riguardano un epoca che risale intorno al "mille" con la formazione dei primi nuclei fortificati tra i quali Guardea Vecchia ed il Castello del Poggio. Un antico esempio urbanistico è caratterizzato da una strada sottostante alle spalle di Guardea Vecchia che attraversa tutta la piana di Cocciano, area compresa nell'ambito della fitta rete viaria secondaria, ma ampiamente riutilizzata in epoca bizantina, attiva tra i collegamenti alternativi in andata e ritorno tra Roma e l'Esarcato con centro a Ravenna. In questa valle esistono ancora i resti di una villa rustica. Il territorio è morfologicamente unico si passa: dalla fertile pianura alluvionale del Tevere, agli instabili e bellissimi calanchi delle colline, fino alla boscosa montagna calcarea ricca di lecceti (Monte Croce di Serra 994m s.l.m)., che si estendono su tutto il versante montano scendendo prima nella suggestiva valle di Cocciano per poi avvolgere il centro urbano del paese, è una costante millenaria del paesaggio. Il cuore del paese è caratterizzato dal nuovo insediamento, dall'edificio ecclesiastico, al Palazzo Baronale dei Marciano e a quella edilizia prospiciente le due vie limitrofe, di transito e raccordo, formata da palazzi padronali che consolidano il tracciato di via Vittorio Emanuele II , piazza Pietro Panfili e via Roma.