Al Settimo Cielo

Foto, informazioni e servizi per soggiorni nella struttura ricettiva Al Settimo Cielo

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Bed and breakfast
via colle castrese n3
Zona: Cavatelle
Pastena (FR)

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COSA TI OFFRIAMO


Il Settimo Cielo b&b Nasce su di una splendida collina, a soli 800 metri dalle bellissime Grotte di Pastena.
Un vero e proprio paradiso dove benessere e relax si incontrano per soddisfare il desiderio della vera vacanza.
Il settimo Cielo offre sistemazioni dalle semplici camere Triple, Doppie, Singole, alla possibilità di usufruire di una fantastica dependance o graziosissime sistemazioni in Bungalow con tutti i servizi immaginabili...Aria condizionata - tv satelllitare - connessione wi-fi e graziosissimo angolo cottura.
A disposizione degli ospiti l'uso di due piscine: una per i più piccoli e un altra di 23 metri per i più grandi con piccola aerea dedicata all'idromassaggio...
Durante alcune serate a bordo piscina si svolgono eventi come, Karaoke - Sfilate - Musica dal Vivo e discoteca.
Gli ospiti possono inoltre usufruire di massaggi e corsi di yoga a bordo piscina...
Un vero e proprio paradiso dove poter ritrovare se stessi, lontano dai stress cittadini e immersi in una vera vacanza...

Nel prezzo è compreso:

- L'uso delle due piscine
- Uso dell'area fitness
- Prima Colazione
- Uso campo da beach volley

Inoltre è possibile organizzare sotto richiesta: feste private, meeting, matrimoni, escursioni a cavallo, gite in barca a vela.----------------------------------------


Lago
Baby sitter
Piscina
Parco
Camper service
Maneggio
Aria condizionata
Internet point
Animali accettati
Uso cucina
Carta di credito accettate
Visite guidate

Lingue parlate: Inglese , Francese , Spagnolo




DOVE SIAMO

Latitudine 41.49336
Longitudine 13.476938



DINTORNI


FESTA DELLA CUCCAGNA - 1 MAGGIO - La festa della SS.Croce si svolge a Pastena il 3 maggio, giorno nel quale la Chiesa ricorda il ritrovamento del legno della Croce nella prima metà del IV secolo da parte della patrona del paese Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino. Essa costituisce l’apice e la conclusione di una serie di celebrazioni propiziatorie che comprendono complessivamente l’intero mese di aprile.
I riti, in realtà, iniziano con la scelta del “Mastro di festa”, una persona o un gruppo famigliare, incaricata di organizzare con un comitato tutti i festeggiamenti. Il primo di aprile il Mastro di festa porta la “vitella sacra”, una giovenca di pochi mesi di sua proprietà, davanti al sagrato di Santa Maria Maggiore; qui viene benedetta e poi lasciata libera per i campi.

Durante il mese di aprile, a casa del Mastro, le donne iniziano la preparazione dei dolci per la festa, lavorando giorno e notte. Qui c’è anche un tavolo sempre imbandito a disposizione di chi va a portare “la scerpa”, ovvero un’offerta al Mastro consistente in prodotti e soldi, ricevendo in cambio un sacchetto di dolci con una immagine della SS.Croce.

I dolci caratteristici sono i ciambelloni. Il 15 aprile inizia una delle fasi più importanti della festa, denominata “Il maggio”: una commissione formata da uomini va alla ricerca dell’albero più bello e più alto, di solito un cipresso, e si dice che “cerca maggio”.
Il Mastro di Festa, che rappresenta tutta la comunità durante i festeggiamenti, incide una croce sull’albero prescelto. Il 30 aprile, all’alba, si svolge la cerimonia del “Taglio del Maggio” al cospetto della vitella, coperta da un drappo rosso contrassegnato da una croce: dopo che il sacerdote ha recitato il rosario e benedetto la pianta, il Mastro dà il primo colpo d’accetta all’albero a cui poi seguono quelli degli altri partecipanti.

La caduta dell’albero è accompagnata da numerosi colpi sparati a salve e dal rullare di un tamburo. Una volta abbattuto e sfrondato, viene trainato da una coppia di mucche bianche con un corteo al cui capo c’è la vitella sacra. Secondo l’usanza il “maggio” non può attraversare il paese prima di mezzogiorno, per questo motivo deve sostare nei pressi della chiesa di Sant’Antonio. Qui il Mastro di festa offre ai partecipanti panini e bibite fino al rintocco di mezzogiorno, dopo di che il corteo riparte e si dirige verso Porta Napoli, dove l’albero è lasciato fino a mezzanotte.
La sera stessa avviene la cerimonia de ”l’Abbusso”: il parroco, con in mano il crocifisso sul quale è incastonata la reliquia della SS.Croce, si reca a casa del Mastro, dove bussa due volte senza ottenere risposta. Bussa allora una terza volta, e il Mastro finalmente risponde “Chi è?”. Il parroco quindi replica “La SS.Croce che viene a visitarvi”. A questo punto il Mastro apre la porta e accoglie la reliquia in casa fino al 3 maggio.

Il rito si conclude con la benedizione dei ciambelloni che verranno portati in processione il 3 maggio e con l’offerta di un rinfresco a tutti i presenti. A mezzanotte il corteo ritorna presso Porta Napoli dove tre bovari con le vacche aggiogate trasportano il “maggio” a Piazza Municipio.
Il 1° maggio il tronco viene ripulito, addobbato in cima con un mazzo di ginestre e innalzato alla presenza della vitella sacra che nel pomeriggio sarà sacrificata e le sue carni verranno distribuite tra tutti coloro che hanno preso parte ai preparativi della festa.
Il 3 maggio ha luogo la vera e propria festa della SS. Croce: dopo la santa messa, si svolge la solenne processione, durante la quale i fedeli seguono la statua di Sant’Elena posta su un trono realizzato nel 1899. Ogni partecipante, che ha contribuito attivamente alla realizzazione della festa, sfila con il ciambellone al braccio in segno di devozione. Il tutto è accompagnato dagli spari a salve degli stessi fucilieri che erano presenti anche durante l’abbattimento, il traino e l’innalzamento del maggio.
Nel pomeriggio si svolge l’”ascesa al maggio”: il tronco viene cosparso di grasso trasformandosi in un “albero della cuccagna” che i giovani del paese devono scalare, dopo averlo pulito con stracci e cenere, per arrivare ai doni sulla vetta: liquori, salumi, denaro e la classica ciambella con una croce di pasta lavorata al centro.

Dopo aver proclamato il vincitore, il parroco va alla casa del Mastro per riprendere la reliquia della SS.Croce e riportarla in chiesa, dove si celebra la Santa Messa del Possesso. Nel corso di questa, il parroco dà un cero in mano al Mastro, che passa poi, assieme al suo posto sull’altare, al nuovo Mastro di Festa. Questi poi offre a tutti i presenti un rinfresco nella sua abitazione. I festeggiamenti si concludono con spettacoli musicali e fuochi d’artificio.

  CHIAMA    


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