Sweet Dreams

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Bed and breakfast
Viale Duca degli Abruzzi 23
Zona: Centro
L'Aquila

086225945
3286863658
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COSA TI OFFRIAMO


In pieno centro Storico a soli 400metri da Piazza DUomo e 350 mt dalla Fontana Luminosa all'interno di una struttura privata: tre camere,per un totale di 8 posti letto, bagno in camera , tv-color, frigobar, parcheggio privato, servizio navetta, guida turistica ed altri servizi saranno a vostra disposizione per trascorrere in serenità e tranquillità splendidi soggiorni nella nostra città.
Dal casello L'Aquila Ovest procedete verso il centro città. Raggiungete il Mc Donald, 200mt dopo, di fronte il Blockbuster, sulla vostra sinistra troverete via Roma. Imboccatela e proseguite diritti fino all'incrocio con Via Duca Degli Abruzzi (primo e unico semaforo). Girate a sinistra e procedete per circa 150 metri. Troverete Sweet Dreams sulla sinistra.


Citta d'arte
Bagno privato
Internet point
Animali accettati
Carta di credito accettate
Visite guidate

Lingue parlate: Inglese , Spagnolo




DOVE SIAMO

Latitudine 42.355107
Longitudine 13.396236



DINTORNI


Fontana delle 99 cannelle
E’ uno dei monumenti più antichi e caratteristici, quasi un simbolo della città. Fu edificata per volontà del governatore toscano Lucchesino Aleta, dal Maestro Tancredi da Pentima. Ne esaltano l'originalità non solo la forma trapezoidale e i mascheroni in pietra, tutti diversi tra loro, ma anche il fatto che non si conosce la sorgente principale che l'alimenta. Secondo la tradizione i mascheroni sarebbero simbolo dei signori dei castelli che contribuirono alla fondazione della città.
L'elegante muro che la recinge, in pietra bianca e rosa tratta dalle vicine cave di Genzano di Sassa, come quella di S. Maria di Collemaggio, è sicuramente posteriore e databile al XV secolo. This is one of the oldest and most characteristic inonuments, almost a symbol of the city. It was built at the request of the Tuscan Governor, Lucchesino Aleta, by Tancredi da Pentina. Its originality is observed not only in its trapezoid shape and in the stone masques, each one different frotii the other, but also in the fact that the source of water supplying the fountain is unknown. According to tradition, the masques represent the lords of the castles who contributed to the founding of tlie city.
The gracious wall which sorrounds it, built in rese and white stone quarried at Genzano di Sassi, like that of S. Maria di Collemaggio, is certairily of a later date, being c3f the 15th century.        IL FORTE SPAGNOLO  Chiamato erroneamente castello, questo stupendo esempio di architettura militare unico per le sue caratteristiche, in realtà è un forte.
Venne eretto a partire dal 1534 per iniziativa del vicerè di Napoli Don Pedro di Toledo «ad reprimendam audaciam Aquilanorum», ovvero per repressione contro gli abitanti della ricca città di L'Aquila che si era ribellata agli Spagnoli e schierata con i Francesi. Progettista della grandiosa opera fu lo spagnolo Don Pirro Luis Escribà, capitano ed architetto militare di Carlo V, già impegnato nella realizzazione di Castel Sant'Elmo a Napoli.
Lo Escribà, o Scrivà, iniziò la costruzione il 30 maggio del 1534, su un terreno che dominava la città e dove si dice che nel 1401 fu eretto da re Ladislao un fortilizio. Per circa due anni l'architetto Escrivà rimase a seguire i lavori che furono poi continuati da Gian Girolamo Escrivà, probabilmente suo parente.
I lavori continuarono fino al 1567, anno in cui gli aquilani non potendo più continuare a versare le esose tasse con le quali veniva pagata la realizzazione della costruzione, chiesero agli Spagnoli di fermare l'opera. Da allora, il castello fu utilizzato come alloggiamento per le truppe. Le successive fasi costruttive, si ebbero nel 1606 e nel 1698; mentre nel 1843 venne sostituito il ponte di legno semilavatoio con l'ultima campata di quello attuale, in pietra.
Il forte che non fu mai utilizzato dal punto di vista militare, conserva ancora intatta la sua forma originaria che si rivela una delle più evolute dell'intera penisola. La pianta è quadrata racchiudente un cortile con quattro bastioni ai vertici delle diagonali; è circondato da un ampio fossato largo 2 3 m., profondo 14 m., l'altezza totale dell'edificio è di 30 m., la distanza tra i vertici dei bastioni è di 130 m ., la lunghezza delle cortine è di 60 m.
L'innovazione più importante rispetto agli altri forti della penisola, è dovuta alla presenza, dei doppi orecchioni policilindrici che raccordano i bastioni con le cortine. Questa accortezza oltre a migliorare la plasticità dell'edificio, era stata adottata per un motivo funzionale: in questo modo infatti le due serie di cannoniere, avevano aperture doppie che permettevano un maggior fuoco di fiancheggiamento a difesa delle cortine murarie ed inoltre, la loro posizione angolata, impediva a possibili colpi di entrare nell'interno. Il portale d'ingresso, costituito da due lesene doriche e lo stemma di Carlo V, reca l'iscrizione del 1543 ed è opera di Salvato Salvati e Pietro di Stefano, entrambi aquilani.
All'interno, il porticato risale al vecchio progetto cinquecentesco, gli altri tre lati, sono aggiunte del sec. XVII e XVIII.
Dopo l'ultima guerra è stato reaurato ed oggi ospita il museo Nazionale d'Abruzzo, la sezione archeologica, ed in una delle casematte dei bastioni, il famosissimo Elephas Meridionalis. Inoltre, periodicamente vi si tengono congressi e mostre.       THE 16TH CENTURY CASTEL This magnificent fortress was built during the Spanish domination (16th cent.) at the request of the Emporer Charles V, who, together with the Vice-roy don Pedro di Toledo and the architect Luigi Pirro Sciva', is remembered on thestenopiece at the main entrace, below the imperial coat-of-arms represented by a two headed eagle.
Used in the past as a military arsenal to suppres a possibile revolt on the part of the people and also as a prison, it now contains the National Museum of Abruzzo, an Auditorium, a Conference Hall and the office responsable for the upkeep of Public Monuments and Galeries .
 

  CHIAMA    


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