Civita di Bagnoregio

Visitare la 'città che muore': le cose da vedere, la mappa e gli alloggi

Panorama di Civita di Bagnoregio - Bagnoregio (VT)
Panorama di Civita di Bagnoregio - Bagnoregio (VT)

La città che muore è un antico borgo fondato dagli etruschi raggiungibile soltanto tramite un ponte.

Civita di Bagnoregio: Mappa



Civita di Bagnoregio (Viterbo) è raggiungibile solo attraverso un ponte che può essere percorso soltanto a piedi.

La causa del suo isolamento è la progressiva erosione della collina e della valle circostante che rischia di far scomparire per sempre il borgo, per questo motivo chiamata anche "la città che muore". Venne fondata circa 2500 anni fa dagli Etruschi che su una delle più antiche strade d'Italia che collega il fiume Tevere e il lago di Bolsena. In origine si accedeva a Civita mediante cinque porte, oggi l'unica via di accesso è la porta di Santa Maria o della Cava. La struttura urbanistica dell'intero abitato è di origine etrusca, costituita da cardi e decumani secondo l'uso etrusco e poi romano, mentre l'intero rivestimento architettonico risulta medioevale e rinascimentale. Numerose sono le testimonianze della fase etrusca di Civita, specialmente nella zona detta di San Francesco vecchio; infatti nella rupe sottostante il belvedere di San Francesco vecchio è stata ritrovata una piccola necropoli etrusca.

Anche la grotta di San Bonaventura, nella quale si dice che San Francesco risanò il piccolo Giovanni Fidanza, che divenne poi San Bonaventura, è in realtà una tomba a camera etrusca. Gli etruschi fecero di Civita (di cui non conosciamo l’antico nome) una fiorente città, favorita dalla posizione strategica per il commercio, grazie alla vicinanza con le più importanti vie di comunicazione del tempo. Del periodo etrusco rimangono molte testimonianze: di particolare suggestione è il cosiddetto “Bucaione”, un profondo tunnel che incide la parte più bassa dell’abitato, e che permette l’accesso, direttamente dal paese, alla Valle dei Calanchi.

In passato erano inoltre visibili molte tombe a camera, scavate alla base della rupe di Civita e delle altre pareti di tufo limitrofe che purtroppo furono in gran parte fagocitate, nei secoli, dalle innumerevoli frane. Del resto, già gli stessi Etruschi dovettero far fronte ai problemi di sismicità e di instabilità dell’area, che nel 280 a.C. si concretarono in scosse telluriche e smottamenti. All’arrivo dei romani, nel 265 a.C., furono riprese le imponenti opere di canalizzazione delle acque piovane e di contenimento dei torrenti avviate dagli etruschi. Antiche opere di Etruschi e Romani per arginare l'erosione

Come detto sopra, il problema dell'erosione era già all'epoca degli Etruschi molto importante. Quindi misero in atto alcune opere che avevano il preciso scopo di proteggere Civita di Bagnoregio dai terremoti e dagli smottamenti, arginando fiumi e costruendo canali di scolo per il corretto deflusso delle acque piovane. I romani ripresero le opere dei loro predecessori, ma dopo di loro queste furono trascurate ed il territorio ebbe un rapido degrado che portò, infine, all'abbandono della Civita.

All'interno del borgo rimangono varie case medievali, la chiesa di San Donato, che si affaccia sulla piazza principale e dove al suo interno è custodito il S.S. Crocefisso ligneo, il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, la casa natale di San Bonaventura e la porta di Santa Maria, con due leoni che tengono tra le zampe una testa umana, a ricordo di una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro la famiglia orvietana dei Monaldeschi.

Foto della chiesa di San Donato a Civita - Bagnoregio (VT)
Foto della chiesa di San Donato a Civita - Bagnoregio (VT)

Il museo geologico delle frane
All'interno del palazzo Alemanni il 23 aprile 2012 è stato allestito il Museo Geologico delle frane (piazza San Donato, Civita di Bagnoregio, Tel. 328.66.57.205).

Il museo, grazie alla sua particolare ubicazione si propone come luogo di sintesi ed esposizione dei pregi naturalistici della zona compresa tra il Lago di Bolsena e la Valle dei Fiumi Paglia e Tevere, e come centro di studio e di interazione per coloro (accademici, professionisti, o semplici appassionati) che afferiscono a varie discipline quali ingegneria, archeologia, agronomia, e scienze della Terra: geologia applicata, geomorfologia, idrogeologia, geologia stratigrafica, vulcanologia, mineralogia, paleontologia dei molluschi e dei vertebrati.

Il Museo inoltre, gestito e sviluppato da personale qualificato ed esperto, animato dalla passione per queste zone, che interagisce in modo costruttivo con le Istituzioni locali e le diverse realtà del territorio, rappresenta il mezzo privilegiato per valorizzare le potenzialità dei luoghi ancora in parte non adeguatamente espresse al meglio.

Il Museo promuove, coordina ed elabora la ricerca scientifica: il Museo non è un mero luogo di raccolta ed esposizione dei dati, ma un centro di riferimento attivo e dinamico per abitanti del luogo, turisti, studenti e scienziati, in cui ciascuno possa seguire con piacere le proprie attitudini imparando, confrontandosi o apportando nuove idee.

Scorcio dei calanchi a Civita di Bagnoregio - Bagnoregio (VT)
Scorcio dei calanchi a Civita di Bagnoregio - Bagnoregio (VT)

Il presepe vivente
Molto suggestivo e ben organizzato si tiene da molti anni nel periodo natalizio

Il presepe del 2016 si terrà nei giorni 26 dicembre e 1, 6, 7, 8 gennaio dalle ore 16:30 alle 19:00.
Per informazioni 333.5734724

Come arrivare a Civita di Bagnoregio

Sul sito del comune di Bagnoregio (novembre 2016) è specificato che i Camper e gli autobus non possono raggiungere direttamente Civita ma dovranno parcheggiare negli appositi spazi messi a disposizione:

Autobus: in Piazzale Battaglini (euro 30,00)
Camper: in Piazzale Bersaglieri (euro 6,00)

Per le auto è anche possibile arrivare all'inizio del ponte dove esiste un parcheggio con circa 50 posti macchina

Da Bagnoregio si potrà raggiungere Civita con il servizio di trasporto urbano (Ticket a bordo) con partenza da piazza S. Agostino




Discussioni

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Mirella e Roby
15 Marzo 2017 - 05:59

Ci sono stata nel periodo di Natale per vedere il presepe vivente qualche anno fa. Tutto molto bello.

L'unica cosa da migliorare è il servizio di navetta!!
In quella occasione ho assistito a una vera lotta per la conquista di un posto per il ritorno. Ci vogliono più navette.

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