In viaggio con il tuo gatto

Alcuni consigli su come non stressare il tuo micio quando lo porti in vacanza

Foto di un gatto con valigia
Foto di un gatto con valigia
Categoria
Animali
Area di interesse
Italia
Aggiornata al
23/01/2017

Autore: Alessandro Vai
Alessandro Vai

Quanti di noi hanno un gatto e quanti non vogliono mai separarsene, nemmeno per pochi giorni? Gli animali domestici hanno un ruolo sempre più importante nelle nostre vite e richiedono un grande numero di attenzioni. Ogni animale ha le sue esigenze e i gatti, nello specifico, sono molto particolari. La cultura popolare vuole che siano "indipendenti", una definizione che non è certo sbagliata ma sicuramente non è completa. Un gatto, infatti, è molto di più e spesso non ce ne accorgiamo perché nella quotidianità della routine tutto perde di importanza.

Così, quando capita di viaggiare e di portarli con noi tendiamo dare per scontate molte cose e a dimenticarne altre di importanti.

Gatto dormiglione
Gatto dormiglione

Gatto in vacanza, i consigli

Ecco dunque una sorta di promemoria da tenere a mente per quando decidiamo di viaggiare con il nostro micio al seguito.

Chiaramente la prima cosa da considerare è se dove passerete la vacanza è una struttura che accetta animali: che sia un b&b, un hotel, un agriturismo o un campeggio verifica chiaramente, oltre che a leggere le informazioni sul web, parlando direttamente con i gestori se sono accettati felini, se è pet-friendly e quali sono le regole.

Tenere a mente che i gatti sono animali spiccatamente territoriali, ovvero più legati agli spazi che alle persone e per questo un nuovo ambiente potrebbe provocare più stress di un allontanamento dal padrone.

Ovviamente quando si va in vacanza, il cambio di luogo è imprescindibile, ma per minimizzarne gli effetti è comunque meglio che il gatto si trovi in compagnia di chi conosce.
Questo a meno che non si decida di lasciare il felino a casa con un cat-sitter, ancora meglio se conosciuto, una soluzione che ridurrebbe al minimo lo stress. Ritornando invece al viaggio, se dobbiamo spostarci con il nostro animale domestico, è necessario organizzarsi al meglio. La prima cosa è munirsi di un trasportino chiuso, dove il gatto deve essere accolto sia per ragioni di sicurezza che legali.

Se poi durante il viaggio ci fosse la necessità di far uscire il micio è necessario avere anche un'imbracatura e un guinzaglio, per evitare che possa scappare o muovere liberamente. Siccome per molti gatti potrebbe rappresentare una forzatura, è meglio abituare il proprio per tempo, facendogli prendere confidenza con l'oggetto come se fosse una sorta di cuccia. Anche per il guinzaglio è bene seguire una procedura graduale, iniziando ad avvolgere intorno alla vita del gatto un filo di lana, per poi passare a qualcosa di più consistente.

Se vi muovete in auto è importante assicurare il trasportino con la cintura di sicurezza.
Se invece prendete l'aereo, la nave o il treno bisogna sempre consultare le condizioni di trasporto della singola compagnia. Questo anche per essere preparati alla richiesta dei documenti necessari al viaggio: microchip di identificazione, vaccino antirabbico e passaporto europeo; solitamente sono necessari tre mesi per avere tutta la documentazione. Può essere una buona idea anche fare una visita dal veterinario per farsi prescrivere un feromone tranquillizzante sintetico o addirittura un farmaco sedativo.

Le regole generali delle compagnie aeree sono:
Il vostro gatto deve rimanere nel suo trasportino per tutta la durata del viaggio.
Superato il peso massimo consentito per il trasporto in cabina l'animale dovrà viaggiare nella stiva.
Ogni compagnia aerea ha pesi e misure diverse per il bagaglio a mano, quindi bisogna informarsi. Tanto per avere un idea ad oggi l'Alitalia, la Lutfhansa e la Meridiana consentono un peso massimo di 8 kg., mentre l'Air France di 12kg. Importante è anche l'ingombro del trasportino.

La regola comunque è informarsi bene in prossimità del viaggio.

Gatto in valigia
Gatto in valigia
Infine, quando sarete arrivati a destinazione nella struttura ricettiva che avete scelto, iniziate a liberare il gatto in una stanza di piccole dimensioni, non forzatene l'uscita dal trasportino e comunque lasciatelo a sua disposizione nel caso lo volesse utilizzare come cuccia. Dopodiché predisponete la lettiera, il piattino col cibo e la ciotola dell'acqua; quindi lasciategli il tempo e lo spazio per acquisire familiarità con l'ambiente circostante, facendo sì che possa strofinarsi contro i mobili e contro di voi, distribuendo i suoi feromoni per "segnare" l'ambiente.

Video

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